“(B)East"
Tratto dal testo di Steven Berkoff
"La solitudine è un crogiouolo nel quale le emozioni esplodono e gorgogliano...quando leggeremo le battute e le provocazioni...quando ci saremo calati nell'innefabile liturgia boriosa...allora forse decifreremo il vuoto ,lo spreco d'emotività la tracotanza stagnante e un retroscena di bieca molestia..."
Rodolfo di Giammarco "Introduzione a East di Berkoff"
Partiamo dal vuoto...dal nulla esistenziale in cui questi personaggi si muovono...si agitano,urlano,piangono si sbracciano agitando le acque per uscire ma senza nessuna liberazione o catarsi.. come pesci in un acquario.
Un teatro varietà invade la scena facendoci vedere con allegra scanzonatura la violenza silenziosa e invadente della nostra società...facendoci passare (secondo quanto insegna il nostro appercchio televisivo) "come normale" una scala di valori basata sulla predominazione ,sul consumo ,sull'apparire ...mostrando il rischio e forse la paura che quel vuoto accomuna questi personaggi a tutti noi esseri umani in uno spettacolo che spesso è tacito ma universale.
Ma allora se siamo tutti protagonisti di questo grande spettacolo, si disgrega la linea di confine tra persona e personaggio,tra realtà e immaginazione,tra ciò che è detto e ciò che è sentito, tra noi e loro: rimane solo uno specchio dove lo spettatore può finalmente "vedersi"...
Lo spettacolo debutterà il 16 Novembre presso il Teatro Espace di Torino.
Alessandro Zatta
Nessun commento:
Posta un commento